Alexander Warrick Bradford

Corvonero - V anno

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  1. venus;
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    Paura del futuro... Era possibile avere paura del futuro? Per Alex era possibile. Aveva un grande timore di lasciare la famiglia e di andare ad Hogwarts. Certo, era anche entusiasta di imparare le arti magiche e di iniziare a vivere senza l'ingombrante presenza dei suoi genitori ma doveva ammettere che era allo stesso tempo anche piuttosto nervoso. Dopotutto sapeva bene che avrebbe avuto nostalgia della sua famiglia e in particolare di sua madre, anche se non vedeva l'ora di liberarsi delle sue infinite prediche. Ma non era quello il punto... E se si fosse trovato male con i suoi compagni? E se venisse messo nella casata sbagliata, in quella in cui c'erano persone incompatibili caratterialmente con lui? E se non fosse bravo abbastanza da non deludere le aspettative dei suoi genitori? Probabilmente i bambini della sua età nemmeno si facevano i problemi che si faceva lui. Lui, a detta di molti, era... Strano. Silenzioso, impacciato, non molto amante di giochi e sport... Tutti l'avevano etichettato come un bambino strano. Anche i suoi genitori la pensavano così, solo che non volevano darlo a vedere. Non amava i giocattoli, spesso preferiva i libri. Piuttosto che passare le giornate correndo all'aria aperta lui preferiva sdraiarsi e pensare, riflettere e viaggiare con l'immaginazione. Non evitava gli adulti, al contrario a lui piaceva intereagire con loro, porre loro domande ed ascoltare curioso le loro storie ed i loro discorsi. Forse era strano davvero ma a lui questo non dispiaceva affatto. Almeno aveva il coraggio di essere diverso. Suo fratello Drake diceva sempre che era importante avere il coraggio di essere sé stessi e di non seguire la massa solo per essere accettati dalla società. Lui era esattamente d'accordo. « Alexander Warrick Bradford smettila di preoccuparti e prepara le tue cose... Andrà tutto bene, vedrai! » La voce irritante ma allo stesso tempo confortante di sua madre interruppe i suoi pensieri. Lei lo conosceva come le sue tasche ed aveva capito a cosa stesse pensando in quel momento. " Ma perché deve chiamarmi sempre con il mio nome per intero... Che senso ha?! " Pensò il ragazzo con una smorfia, alzandosi dal tappetto del salotto e raccogliendo successivamente il libro che stava leggendo prima di immergersi tra i suoi pensieri. Cercò di capire da dove provenisse la voce della madre, realizzando poco dopo che veniva dalla cucina. Gli stava sicuramente preparando la merenda, nel caso gli fosse venuta fame durante il viaggio verso Hogwarts. Alzò lo sguardo in direzione dell'orologio: erano le sette e mezza di mattina ed il treno partiva tra tre quarti d'ora. « Oh ma io mi preoccupo per te mamma, come farai ora che se ne va pure il tuo secondo figlio? » Disse ironicamente, dirigendosi verso la propria camera senza avere risposta dalla madre. Probabimente non lo aveva neanche sentito. Era talmente indaffarata che non aveva mai il tempo di ascoltare veramente i suoi figli. " Ho tutto... Sì, ho tutto! " Era pronto per partire, aveva tutto ciò che doveva avere. L'avrebbe accompagnato suo fratello, sua madre doveva lavorare e suo padre era al lavoro dalle cinque del mattino. « Sei pronto Alex? » Si sentì dire. Era Drake, in piedi davanti a lui. Il bambino si limitò ad annuire. In pochi secondi furono entrambi davanti alla porta di casa, raggiunti immediatamente da chi li aveva portati in grembo. " Ed ecco che partono le raccomandazioni e le sdolcinatezze varie... " Pensò, guardando la donna di fronte a lui, con il cuore che batteva a mille. « Fai attenzione, ricordati di scriverci ogni settimana, non frequentare cattive comp... » Alex la interruppe, non voleva sentire ancora quelle lagne. Andava avanti così da due settimane ormai. « Ti voglio bene mamma, non preoccuparti per me. Ti scriverò appena sarò arrivato lì. » Alex era così, non amava dilungarsi troppo sulle cose. Diceva solamente l'essenziale. Le chiacchiere non erano cosa per lui.

    Il momento tanto atteso e temuto era arrivato, finalmente. " Ci siamo, ci siamo" Era giunto il momento di partire per Hogwarts. Alexander fece un bel respiro, guardando per l'ennesima volta il volto rassicurante del fratello maggiore. " Le cose andranno a meraviglia, pensa in positivo " Drake gli stava sorridendo e si rese conto che dovevano salutarsi perché il treno sarebbe partito in breve tempo. Gli sarebbe piaciuto salutare sua madre e suo padre, oltre a Drake, prima di salire sul treno. Si girò, guardando con sana invidia una ragazzina bionda piuttosto bassa abbracciare i suoi genitori. « Ne hai già addocchiata una fratellino? Carina dai... Ricordati che io per la prima ragazza ci ho messo solo tre settimane. Prova a battermi se ci riesci. » Disse Drake con aria di sfida. « Non fare lo stupido. » Suo fratello era un rubacuori, amava le donne ed era un maestro del flirt. Non era un tipo da relazioni serie infatti non era mai durato con una ragazza per più di tre mesi. Alexander, invece, era il tipo di ragazzo che considerava l'amore una cosa sacra e non un gioco. « Mi sa che è ora di andare... Beh, ci vediamo. » Fece Alex, come se non morisse dalla voglia di farsi dire un ultimo "ti voglio bene" da suo fratello. Non voleva fare il bambinone. Voleva dimostrarsi grande abbastanza e non voleva nemmeno che Drake si accorgesse del suo desiderio di esser accompagnato dai loro genitori. Era orgoglioso e non amava il dover fare la figura del "piccolino" o del "ragazzo debole". Con un gesto della mano si avviò verso il treno, con le mani che tremavano. « Aspetta Alex! » Drake gli si avvicinò, mettendogli una mano sulla spalla per fermarlo. Lui lo guardò negli occhi, chiedendosi cosa volesse. « Ti voglio bene » " Grazie Drake... Ora mi sento molto meglio. "

    " Margaret, stesa a terra e in fin di vita, venne portata da Londrick al San Mungo anche se ormai sapeva che era tardi per cercare di salvarla. Il veleno con cui l'avevano uccisa era troppo potente per... " La lettura di Alexander fu ancora una volta disturbata dal ragazzino di fronte a lui. Era a dir poco insopportabile. Stava parlando con il bambino di fianco a lui di quidditch. Non era l'argomento a dargli fastidio ma era il modo in cui quei due parlavano. Cercavano entrambi di dimostrare di saperne di più dell'altro. Alex odiava quel tipo di persone, quelle che fingevano di saperne più di quanto invece ne sapessero per davvero. Suo padre purtroppo era così. Parlava come se fosse un docente di Hogwarts ma alla fin fine era ignorante quanto un somaro. Di solito si pavoneggiava dicendo di essere esperto in questo e quello ma erano tutte bugie.« Lo studente che portò i Tassorosso a battere i Serpeverde nel 1678 non era William Callaway. Era Erin Dickson e sì, era una donna » Disse, intromettendosi nel loro discorso. I due lo guardarono in modo strano, probabilmente non si aspettavano che uno che leggeva un libro di trecentosettanta pagine potesse saperne qualcosa di quidditch. Lui non seguiva lo sport costantemente e non ne era fanatico ma grazie a libri e giornali era informato anche su questi argomenti. « Vuoi una gomma? » Chiese quello di fronte a lui con un sorriso. « Grazie » Disse, allungando la mano per accettare la gomma. " Fare amicizia sarà più facile del previsto!" Così, sorridendo, iniziò a chiacchierare allegramente con loro. Capì dunque che non erano così stupidi ed antipatici come aveva pensato.

    La strada verso Hogwarts, in particolare il tragitto in barca, era stato tranquillo e rilassante. Il ragazzo aveva fatto un po' di fatica a vedere quello che c'era attorno a lui... Il buio non gli permetteva di vedere benissimo. Non aveva una vista perfetta ma non necessitava di portare gli occhiali, al momento. Passò tutto il tempo con i due bambini che aveva conosciuto sul treno. Non erano particolarmente svegli o intelligenti ma erano abbastanza simpatici e sapevano far ridere. A volte parlavano troppo inutilmente e toccava ad Alex il ruolo del guastafeste che cambiava gli argomenti per non lasciare che la conversazione diventasse noiosa. Purtroppo dovettero separarsi al momento dell'arrivo a terra. Si mise vicino ad uno che aveva la torcia, in modo da aiutare la propria vista. Il castello da fuori era meraviglioso, era talmente grande da mettere il ragazzo in soggezione. Hogwarts era assolutamente affascinante, senza ombra di dubbio. Osservò l'edificio dall'esterno con espressione meravigliata mentre proseguiva il proprio cammino verso l'entrata. Qualche minuto dopo si ritrovò dentro la scuola. Hogwarts vista da dentro era ancora meglio. Non aveva mai visto un posto migliore di quel castello. Furono portati in Sala Grande, il luogo dove si riunivano tutti gli studenti ed i professori in occasioni speciali e al momento dei pasti. La Sala Grande era enorme nel vero senso della parola. Un sacco di occhi guardavano loro, i nuovi studenti di Hogwarts, al momento dell'ingresso. Non sopportava l'essere osservato in quel modo. Gli dava parecchio fastidio l'essere guardato così. Furono portati davanti il Cappello Parlante che avrebbe destinato ognuno di loro in una delle quattro casate. A lui andavano bene tutti e quattro e non aveva preferenze. Forse Corvonero rispecchiava di più il suo carattere. Nemmeno Serpeverde era male dato che Drake aveva fatto parte di quella casata. Tassi e Grifi non lo attiravano molto ma se doveva proprio scegliere tra i due, preferirebbe certamente far parte del secondo gruppo. Dopo i suoi compagni, arrivò anche il suo turno. « Alexander Warrick Bradford » Chiuse gli occhi per alcuni istanti, in attesa del verdetto del Cappello Parlante.

    PRESENTAZIONE. Vorrei far parte del quinto anno. Corvonero, Serpeverde, Grifondoro, Tassorosso.


    Edited by lonely girl; - 13/6/2014, 00:49
     
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  2. Il Cappello Parlante
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    v anno

    Srdw50p
    Complimenti, sei stato smistato nella casata dei Corvonero!, il tuo ingresso nel magico mondo dell'Hogwarts Wizarding World è sempre più vicino. Adesso avrai accesso a tutti i contenuti del forum e per tanto ti invitiamo a prendere visione dei punti chiave del gioco di ruolo. La storyline, che potrai trovare cliccando qui!, è aggiornata e ricca di spunti per la tua scheda pg ed il regolamento, lo troverai qui ad aspettarti!, ti aiuterà a districarti tra i molteplici aspetti del nostro magico mondo. Per qualsiasi altra domanda non esitare a contattare lo staff, lo troverai esposto in vetrina tabella!


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