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Aquamarine+2
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Ricordo ancora esattamente il giorno in cui arrivò la lettera per Hogwarts nonostante siano passati anni da allora.
Era una classica mattina uggiosa della campagna inglese, quando il cielo è un ammasso indistinto di nuvole e nell'aria si può sentire il profumo della pioggia.
Amavo l'Irlanda e le gite che io e mia zia facevamo ogni mese, amavo sedermi in mezzo ai prati a fissare il cielo e i colori della campagna all'alba o al tramonto.
C'era qualcosa di tremendamente affascinante nel cielo irlandese, di magnetico talvolta, potevo passare le ore a fissarlo senza stancarmi mai.
E in mezzo a quella campagna trovai la civetta che stringeva nel becco la lettera.
Quella lettera.
La stringevo nelle mani come se potesse svanire da un momento all'altro se solo avessi allentato la presa.
Hogwarts rappresentava per me tutto ciò che poteva rappresentare un miraggio, un sogno, un idillio, quella stella che guardi da lontano e temi di non poter mai raggiungere.
Ricordo ancora l'emozione, il desiderio di fare i bagagli e partire all'avventura, salpare lontano da casa per conoscere un mondo nuovo.
Ed Hogwarts era stata la mia avventura, la mia vita, Hogwarts mi aveva forgiata e reso la persona che sono diventata; sognatrice, coraggiosa, un po' lunatica, strana, eclettica ed onesta.
Aveva alimentato quel fuoco che mi ardeva dentro, il desiderio di conoscere cose nuove, di viaggiare con la mente verso orizzonti sconosciuti, di dare un senso a quella magia involontaria che si manifestava quando si provavano emozioni molto forti.
Ricordo il momento in cui sentii pronunciare il mio nome nella Sala Grande « Aquamarine Rachel Enyalie Wood», un nome bizzarro sotto certi aspetti, un nome che parlava di me.
Mi alzai con tranquillità stringendo tra le mani la spilla che mi regalarono i miei genitori il giorno del mio terzo compleanno.
Mi mancavano, mi mancavano ogni giorno della mia vita, mi mancavano così tanto che a volte faticavo a respirare.
Mia zia mi aveva cresciuta con tutto l'amore del mondo, mi aveva insegnato ad essere forte e gentile come mio padre ed onesta e coraggiosa come mia madre.
Loro, beh, loro mi avevano insegnato ad essere me.
Ad essere la loro piccola "girl on fire" anche se non erano più al mio fianco.
Quando mi alzai per andare a sedermi e sentire il verdetto del cappello continuavo a ripetermi che avrei finalmente scoperto il mio destino, anche se i miei genitori mi avevano sempre detto che sarei stata una Grifondoro.
Mi accomodai sullo sgabello e mi guardai intorno, poi chiusi gli occhi.
E il cappello parlò, segnando il mio destino.
A distanza di anni il ricordo del mio smistamento mi faceva ancora sorridere.
Rivedevo quella chioma bionda alzarsi e andare coraggiosamente verso il cappello parlante sperando, con tutto il cuore, che il cappello avesse visto davvero la persona che ero, o forse, la persona che volevo diventare.SPOILER (clicca per visualizzare)Adulta -
Grifondoro
Tassorosso
Corvonero
Serpeverde
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Il Cappello Parlante+1 .
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mago adulto
Complimenti, sei stato smistato nella casata dei Grifondoro, il tuo ingresso nel magico mondo dell'Hogwarts Wizarding World è sempre più vicino. Adesso avrai accesso a tutti i contenuti del forum e per tanto ti invitiamo a prendere visione dei punti chiave del gioco di ruolo. La storyline, che potrai trovare cliccando qui!, è aggiornata e ricca di spunti per la tua scheda pg ed il regolamento, lo troverai qui ad aspettarti!, ti aiuterà a districarti tra i molteplici aspetti del nostro magico mondo. Per qualsiasi altra domanda non esitare a contattare lo staff, lo troverai esposto invetrinatabella!
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