Votes given by all wildfire

  1. .
    Ciao! *-*/
    Se la gif ha già le dimensioni che ti interessano, e non devi aggiungere nessuna specifica, puoi semplicemente schiacciare il tasto "IMG" nella parte alta della casella di testo e copiare l'URL all'interno, così:

    tumblr_ng0x2dVyT91qko9h3o3_r1_400

    CODICE
    [IMG]https://33.media.tumblr.com/dff7fb266503a321cba0e54ea032c8c9/tumblr_ng0x2dVyT91qko9h3o3_r1_400.gif[/IMG]


    Se vuoi aggiungere width e height, puoi usare questo:



    CODICE
    <img src="https://33.media.tumblr.com/dff7fb266503a321cba0e54ea032c8c9/tumblr_ng0x2dVyT91qko9h3o3_r1_400.gif" width="NUMEROpx" height="NUMEROpx" />


    E per quanto riguarda gli scroll, usa questo codice (modificando l'altezza come preferisci):

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    CODICE
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  2. .
    @Vì: Indimenticabile invece, come la tua Palvin con gli occhi eterocromatici! Dal nick non ti avrei riconosciuta, ma lei mi avrebbe dato una grande mano! Ti ringrazio molto per i complimenti, e spero davvero questa volta di riuscire a ruolare con te, ne sarei onorata

    @Annah: piacere tutto mio Annah, benvenuta ;) ci si becca in giro, avrò un bel po' di scatole da rompere :P
  3. .
    Cambio il PV di Claire -- sarò odiata per questo, me ne rendo conto -- da Cintia Dicker a Lyndsy Fonseca :<3:
    E non preoccupatevi per il colore dei capelli e per le lentiggini: c'è photoshop! Ma almeno potrò avere nuovi set per nuove ispirazioni! T__T/
  4. .

    mfap0us


    CODICE
    <a href="http://hww.forumfree.it/?t=69225614"><img src="link gif famiglia"></a>


    › Ciao maghi e streghe di tutto il mondo! , eccoci alla sesta lotteria made in il forum più figo di Harry Potter in circolazione, ayeah! Questa lottery, ispirata un po' in ritardo dalla grafica, verterà sul bel tenebroso Godric Grifondoro. Non sappiamo esattamente come possa essere, ma basta cercare su google per vedersi aprire un mondo di bonaggine. Ho selezionato solo due esponenti della Grifondosità, e sono Henry Cavill e Richard Madden, - tanto di cappello alla mamma! - e che mi sembravano i due più papabili. Voi cosa ne pensate?
    › In tutto ci saranno ben 30 numeri, divisi in due gruppi. Ogni forum potrà richiedere un solo numero ad eccezione:
    - degli affiliati e gemellati con il forum.
    - degli abbonati. Clicca qui per abbonarti, dai! *w*
    - di coloro i quali hanno richiesto un numero in più come premio di consolazione alla scorsa lottery.
    I forum appartenenti a questo "gruppo" sono i seguenti:
    http://dark.college.gdr.forumfree.it/?t=63444521
    http://vampiresoul.forumfree.it/
    http://noraportfolio.forumcommunity.net/
    http://heartofdarkness.forumfree.it/?t=65616132
    http://valeyvonne.blogfree.net/?t=4735898


    › ci saranno due vincitori, uno per gruppo, e potranno richiedere due premi ciascuno dalla lista sottostante. Tutti i partecipanti, invece, potranno richiedere un premio di consolazione tra quelli affiancati da un'asterisco ( * ) rosso. Mentre gli abbonati potranno richiedere un premio tra quelli in lista. E' necessario ed obbligatorio inserire la targhetta della lotteria nel vostro forum, in homepage e non in qualche parte nascosta, pena l'esclusione dalla stessa e nuovo sorteggio di tutti i vincitori. Il premio TENTA LA FORTUNA sarà deciso sul momento dalla sottoscritta ( o da chi mi aiuterà con i premi! ), quindi confidate nella mia gentilezza. *sorrisone* Vediamo i premi nel dettaglio, dunque:

    affiliazione e gemellaggio reciproco *
    due banner non animati *
    una richiesta grafica ( no skin - no targhette - no banner )
    set di due banner animati
    TENTA LA FORTUNA ( premio misterioso )
    un numero in più alla prossima lottery *
    role scheme in'esclusiva per un mese
    un banner 600x100 animato *
    tag di spam ( non animata! ) *

    › ed eccoci dunque ai numeri, che trovate sotto spoiler insieme ai gruppi!

    A9dakgi



    3EaXdlL





    e per iscrivervi? Compilate il seguente modulo, e che la fortuna vi assista!

    CODICE
    <b>link forum:</b>
    <b>numero/i:</b>
    <b>hai inserito il banner?:</b>



    Edited by lonely girl; - 6/8/2014, 22:20
  5. .
    Riaperta (e ripescata) la scheda di Eugene, vediamo di aggiornare la vita nel periodo passato chissà dove \*-*/
  6. .
    Ma tu riesci a modificare? ;_________; ma che diamine succede al mio pc?T_______________T Tu sei un amore, il tuo assenso mi ha risollevata ;___; <3
  7. .
    L’arrivo al castello di Hogwarts era stato tutto tranne che piacevole e questo già mi faceva presagire grandi guai, visto che già di mio mal sopportavo non solo la vicinanza delle altre persone, ma anche e soprattutto le loro voci. Che bisogno avevano le persone di alzare il tono in quel modo? Credevano forse che la stazione di King’s Cross fosse popolata da sordi e/o che fosse un ritrovo dell’ASSA (associazione di supporto per sordi anonimi)? Non riuscivo proprio a capire e fidatevi, erano davvero poche le cose che io non ero in grado di capire. Tuttavia, la cosa peggiore era che le urla, per la maggior parte, non giungevano da undicenni elettrizzati – avrei potuto giustificarli, sapevo che molti miei coetanei avessero le capacità cerebrali di uno schiopodo sparacoda che aveva preso un colpo in testa e che quindi sentivano, per qualche ragione a me ignota, il viscerale bisogno di urlare al mondo i loro sentimenti – ma da studenti degli anni successivi.
    Ancora: che bisogno c’era di urlare?
    Cominciai persino a pensare che magari in quei giorni, preso dalla preparazione per il viaggio, non mi fossi accorto della pubblicazione di qualche geniale studio che informava la popolazione magica dell’esistenza di una miracolosa cura a tutti i mali (?) che prevedeva urla a non finire. Dovevo ammettere, tuttavia, che nemmeno in quel caso sarei stato in grado di giustificarli completamente: meno inetti a questo mondo.
    Ma perché non potevano essere tutti intelligenti come me?! Certo, mi rendevo conto che fosse difficile raggiungere tali livelli, ma anche un minimo di sforzo sarebbe stato gradito.
    Si poteva anche dire, generalizzando, che la mia non modestissima persona, nonostante l’attuale modesta età, non fosse esattamente l’individuo più tollerante del pianeta e che anzi avesse la tendenza a non sopportare niente, soprattutto quando il fattore di disturbo veniva malauguratamente in contatto con quello che io ritenevo essere il mio spazio vitale. Quella, per inciso, era una sorta di zona mistica, costituita da un’immaginaria sfera di tre metri di raggio che mi circondava in ogni momento. Era facile immaginare quindi che quel giorno, durante il viaggio che mi aveva portato al castello, più di una persona avesse valicato quel limite, il quale, visti gli ultimi sviluppi, era evidentemente noto solo a me.
    Ad ogni modo ero riuscito a sopportare mediamente bene, per i miei standard, tutti quei ragazzini odiosi – una bambina, che sembrava più un muffin con i piedi che un essere umano, aveva addirittura osato rivolgermi la parola! – perché avevo piuttosto chiaro in mente qual era il mio obiettivo e purtroppo, per raggiungerlo, sarei dovuto passare proprio di lì. Mi rendo conto che per voi comuni mortali può sembrare impossibile o paradossale che un ragazzino della mia età avesse già chiaro in mente quello che voleva fare nella vita, ma era proprio così e la risposta era più che semplice: eccellere.
    Avevo la strana fissazione per la grandezza. Io dovevo essere il migliore in ogni cosa che mi ritrovavo a fare e non mi preoccupavo dei mezzi che avrei dovuto usare per ottenere tali risultati.
    In quel caso non si trattava di compiere particolari sacrifici, né di ledere nessuno in modo particolare: avrei frequentato Hogwarts, la scuola che speravo mi avrebbe trasformato nel potente mago che sapevo di poter essere e quindi avrei dovuto sopportare anche tutte le altre persone che sarebbero state con me.
    Il momento peggiore di quel lunghissimo viaggio, seguito dall’intervento sgradito della ragazzina-muffin, era stato quando un ricciolino dai lunghi e rossi capelli, mi era caduto addosso. Per carità, non avevo niente contro le persone che cadevano – il poveretto era anche atterrato in una posa buffa, con braccia e gambe intrecciate talmente bene che nemmeno un contorsionista avrebbe saputo farlo, nelle sue condizioni; una scena decisamente divertente – ma quel tizio, quello sconosciuto, non solo aveva superato lo spazio vitale, ma mi aveva anche toccato! Inutile dire che lo avessi degnato solamente di una mezza occhiata, atta a farlo sentire l’essere più insulso del pianeta, per poi proseguire il mio cammino e lasciarlo a terra, senza preoccuparmi minimamente di lui o delle sue condizioni.
    Perché avrei dovuto? Non era cattiveria la mia, non propriamente, avevo solo la tendenza a preoccuparmi solo di chi ritenevo all’altezza – fino a quel momento, in quella cerchia elitaria, rientravano solo mia sorella minore e mia nonna – ed inoltre quello sventurato aveva anche osato toccarmi. Detestavo il contatto fisico non autorizzato almeno quanto non sopportavo la noia.
    Ero sempre stato piuttosto solitario, non mi piaceva la compagnia, se si escludeva quella di Skyler, la mia sorellina, e nelle lunghe ore passate a chiacchierare con Donna, la mia piccola gatta nera, avevo affinato un notevole odio per il mondo ed i suoi abitanti, avendo capito – secondo il mio punto di vista, che anno dopo anno diventava sempre meno modesto – che la maggior parte delle persone che mi circondavano non erano e non sarebbero mai state alla mia altezza. Ero un po’ antisociale, probabilmente.
    <<il castello di Hogwarts! Ci pensi?!>>
    Ebbene sì, lo sventurato numero due, che d’ora in avanti sarà citato come ‘scimmia urlatrice’ – non mi piacevano le scimmie – era entrato nella mia zona vitale, interrompendo il corso dei miei pensieri.
    <<ehi, amico! Mi hai sentito? Siamo ad Hogwarts!>>
    Solo in quel momento mi voltai per guardarlo, quel tanto che mi permise di constatare di aver scelto il soprannome giusto per quello spilungone esaltato e con le spalle curve.
    <<Davvero?! E io che credevo di aver preso il treno per l’isola che non c’è.. Che delusione!>>
    Per amor di cronaca, ‘l’isola che non c’è’ è un luogo immaginario di cui si racconta in alcune favole babbane, che mia nonna si ostinava a leggerci da piccoli insieme alle fiabe di Beda il Bardo.
    Ad ogni modo, la scimmia urlatrice non sembrava aver gradito la mia risposta e se ne era andata scuotendo la testa. Poco male, quello sarebbe sicuramente finito in Grifondoro o in Tassorosso: una casa di sciocchi, in ogni caso.
    Fortuna voleva , però, che all’arrivo in Sala Grande nessuno si fosse più azzardato a parlarmi, visto che nel giro di qualche ora ero già riuscito a dare una cattiva impressione di me a due quinti dei nuovi studenti di Hogwarts, che mi avevano quindi additato come “antipatico” e “scorbutico” con i loro nuovi amici, già prima dello Smistamento.
    A proposito dello Smistamento: era arrivato il grande momento.
    <<blake Hywel!>>
    Avanzai. Non mi ero accorto che la Sala Grande fosse.. beh, effettivamente così grande, qualcuno avrebbe sicuramente fatto meglio a dirmelo. Magari ci avrebbe potuto pensare la nonna, invece di dilungarsi in quelle stupide raccomandazioni che non avevano né capo né coda e che soprattutto non avrebbero portato niente di costruttivo. Non ero agitato, non potevo essere agitato, quello che sentivo era solo il risultato di una pessima colazione e di una probabile influenza intestinale che mi era stata sicuramente provocata dal cibo di dubbia provenienza che mi aveva costretto a mangiare la suddetta nonna.
    Presi un grande respiro. Diamine, ma io ero Hywel! Mica una scimmietta urlatrice qualunque! E non starò di certo a dire che appartenessi ad un’antichissima e nobilissima casata, perché non era affatto così – era una fortuna che ce l’avessi, una casa, visto lo scarso interesse che i miei genitori avevano dimostrato per me e mia sorella – però bastava guardarmi per capire che non dovessi avere paura, no? Solo uno stolto non si sarebbe accorto che io appartenevo a..
    <<cosa abbiamo qui…?>>
    La vicepreside aveva messo il Cappello Parlante sulla mia testa, questi aveva iniziato a parlare ed avrei quasi giurato che l’ansia fosse sparita. Tentai piuttosto di fingere di non aver sentito la voce del Cappello e continuai il pensiero interrotto poco prima.
    “Solo uno stolto non si accorgerebbe che io appartengo a Serpeverde, è finanche troppo palese ed io sono certo – certissimo! – che il famosissimo Cappello Parlante non sia affatto uno stolto. Voglio dire: lui è stato posato sulle teste dei più grandi maghi di sempre! Ha conosciuto Merlino ed è stato tanto arguto da capire che anche lui fosse un discepolo del grande Salazar. Sicuramente capirà che lo sono anche io.”

    Mi piacerebbe quinto o sesto anno.
    Serpeverde, Corvonero, Grifondoro, Tassorosso.
  8. .
    « Mi raccomando: tieni alto il nome degli O' Connell!» aveva detto mio padre, con in viso una mezza smorfia indecibrabile. Supponevo si trattasse di un sorriso - dall'alto della mia somma intelligenza - ma non ne ero troppo sicura. Dopotutto aveva le capacità espressive di una statua da che ne avessi memoria. Ed io avevo un'ottima memoria, ovviamente. Avrei comunque avuto tutto il tempo per parlare delle mie innumerevoli ed indiscutibili qualità, per cui in quel momento decisi di concentrarmi su mio padre. Dopotutto non avrei avuto a che fare con lui fino alle vacanze di Natale: sarebbe stato carino da parte mia farlo sentire almeno un po' considerato.
    Lasciai che le mie labbra si increspassero in un mezzo sorriso, appena accennato, tanto perché non si sentisse troppo inferiore. Per cosa? Ah, ma per la mancanza di espressioni facciali in catalogo, non l'avevo già detto? E poi litigare con il proprio padre - nonché detentore del conto in banca - non era esattamente il modo migliore per assicurarsi un lieto soggiorno in quel di Hogwarts, almeno per come la vedevo io.
    «Gliel'avrai ripetuto almeno un centinaio di volte, caro. Non credi l'abbia già capito da sé? » Mia madre, quella santa donna. Avrebbe sentito sicuramente la mia mancanza. Tuttavia non potevo rinunciare all'istruzione e, già che c'eravamo, tenere alto il nome degli O'Connell.
    King's Cross era incredibilmente gremita di gente, quel giorno. E il binario nove e tre quarti mi pareva ancor più zeppo di persone di quanto non mi fosse sembrata la stazione in sé e per sé.
    Il che non era positivo, visto e considerato che non avevo mai provato nulla di anche soltanto vagamente simile all'amore per le folle. Non mi piacevano: tendevano a farmi sentire piccola ed insignificante. Ed io sapevo benissimo di non esserlo.
    Mi ero estraniata dalla conversazione dei miei genitori per un po', nel tentativo di convincermi che sarebbe andato tutto bene, che l'ansia da folla fosse ordinaria amministrazione e che, magari, una volta cresciuta non l'avrei più avvertita tanto forte. Perché sarei stata grande anch'io.
    Non vedevo l'ora di crescere, se dovevo essere sincera.
    Avrei fatto grandi, grandissime cose da adulta, di questo ero più che certa. Non avrei neppure saputo spiegarne il perché - se non elencando le mie straordinarie qualità, ovviamente - ma sentivo che avrei trovato la mia strada. Mia e mia soltanto, quella che mi avrebbe poi permesso di non vivere all'ombra del cognome che portavo.
    Ci tengo a precisare che volevo molto bene ai miei genitori: non ero un'ingrata e sapevo che crescere una figlia, soprattutto se particolare come la sottoscritta, avesse richiesto dei sacrifici. Tuttavia non ci tenevo più ad essere soltanto Bree, o a seguire la loro strada.
    Non che non fossero persone di successo, ma io non volevo seguire le orme di nessuno. Non ero fatta per le orme, io. Ero persino mancina, diamine! Ero speciale!
    E un giorno sarei stata grande, lo sapevo, in tutti i sensi possibili. Così grande che una persona più alta di me non mi avrebbe più intimidita; così grande che... insomma, grande come nessuno. Le potenzialità c'erano tutte, no?
    Ma era inutile perdersi in fantasticherie di sorta sul futuro, se non si pensava prima al presente. Giusto?
    Perciò...
    «Mamma, potresti per favore sistemarmi il colletto della camicia? Grazie.»
    Se mi fossi curata di aver interrotto una loro possibile discussione? Ovviamente no. Avrebbero avuto tutto il tempo di discutere, una volta a casa. Io dovevo partire. E fare buona impressione, ovviamente, dal momento che quello era di sicuro il primo passo per ....- come aveva detto il mio biondo padre? - ...ah, si: tenere alto il buon nome degli O'Connell.

    ***




    Avevo mal di testa. Un orribile, doloroso mal di testa che rindondava per tutta la scatola cranica. Ed ero anche piuttosto affamata, se dovevo dirla tutta. Ma non avrebbero potuto permetterci di rinfocillarci, prima di dare il via a quella specie di tortura poco igienica che consisteva nell'indossare un vecchio cappello, che probabilmente aveva visto così tante teste da essere diventato, nel tempo, una sorta di colonia per pulci?
    Mi chiesi se qualcuno lo pulisse mai, quel copricapo.
    Oh, sì: forse avrei dovuto smetterla con le lamentele e passare alle mie impressioni riguardo la scuola. Ecco sì, così anche il tempo sarebbe trascorso più in fretta, magari, visto che i miei poco previdenti genitori mi avevano dato un nome che si trovava all'incirca a metà dell'alfabeto e che, di conseguenza, ero rimasta in piedi, in mezzo al cicaleccio di bimbetti esaltati, patendo le pene dell'inferno. O quasi.
    Stavo dicendo della scuola. Bella, indubbiamente - doveva pur tenere fede all'immagine divulgata, giusto? - ma avrei preferito esplorarla per conto mio. Possibilmente da sola e a stomaco pieno.
    Quasi mi pentii di aver comprato poco cibo durante il viaggio, ma poi mi sovvenne che non mi sarei mai abbassata a mangiare mentre attendevo lo Smistamento. E se poi mi fossi sporcata? Beh, se mi fossi sporcata avrei mandato a farsi benedire, nell'ordine: la buona impressione, sette anni di brillante carriera scolastica, un'altrettanto brillante vita professionale e le mie manie di grandezza. Tutto per della misera fame.
    Almeno credevo fosse fame.
    Il dubbio mi colse quando, una ragazzina dall'aria terrorizzata, venne spedita dritta dritta a Tassorosso. Tutto normale, se non fosse che il Cappello avesse impiegato un tempo infinito per decidere. Iniziava a difettare anche lui, dopo mille anni?
    Magari una qualche tarma aveva mangiato la stoffa di cui era fatto e necessitava di manutenzione. Speravo soltanto che non gli venisse in mente di giocarmi lo stesso scherzetto perché non - e ripeto: non - l'avrei trovato divertente.
    Soprattutto se mi avesse poi spedita a Tassorosso, dato che mi sarebbero toccate le prese in giro dei miei biondi e baldi fratelli.
    E poi io sapevo già dove volevo andare, no? Ecco, se me l'avesse chiesto, io...
    «O 'Connell Myra, Braelynn!»
    Oh, ma grazie per aver appena reso pubblico il mio nome completo, persona appartenente al corpo docenti! Grazie davvero!
    Mi ci mancava soltanto che mi prendessero in giro per questo.
    O peggio, che a qualcuno venisse la geniale idea di chiamarmi Bree e darsi ai familiarismi.
    Grazie, grazie tante. Stupida persona. Mi sarei ricordata di quell'essere umano, una volta diventata Regina del Mondo Magico.
    Tsk.
    D'accordo, forse un po' in ansia lo ero. Non volevo finire a Tassorosso e diventare lo zimbello di casa, diamine. Non volevo!
    Calma, dovevo stare calma. E se non riuscivo ad esserlo, allora tanto valeva almeno tentare di apparire tale e raggiungere lo sgabello, possibilmente senza inciampare o fare pessime figure già il primo giorno.
    Non sapevo come, ma avevo raggiunto l'antinferno: lo sgabello.
    E il Cappello Parlante mi venne calato sul capo.
    "Interessante..."
    "Ci mancherebbe!" Pensai, quasi oltraggiata. Ma poi ricordai che la persuasione fosse un'ottima arma, quindi aggiunsi: "Potresti fare in fretta, per favore?"

    Quinto o sesto anno, se possibile.
    Serpeverde- Corvonero - Grifondoro - Tassorosso.
    Presentazione: here.
  9. .
    No, non serve ripresentarsi! :3 Segna QUI il tuo PG come fanno gli altri e gli admin provvederanno ad abilitarti l'account!
  10. .
    CITAZIONE (n i a m h @ 15/9/2013, 16:58)
    Veronica... abbiamo lo stesso nome, la stessa età (ne faccio 21 a dicembre) e viviamo nella stessa città. Ammetto di essere spaventata. :look:

    Maaaaa benvenuta! Puoi chiamarmi Ronnie o direttamente Niamh. :cuore:

    Ahaha, ho un alter ego °-* Un po' creepy - magari scopriremo di far la spesa nello stesso supermercato o cose del genere :rana:

    CITAZIONE (.·•Muse•·. @ 15/9/2013, 19:12)
    eeeeeeeeeeeeh!!! Io sono di Roma!!! Ma tranquilla, non ti lincerò, anche perchè potrei concordare con te su più di un aspetto di questa città! ._. No, vabbè, dai... io non sono proprio di Roma, nel senso che per i primi 24 anni della mia vita ho vissuto in provincia, sul mare, poi mi sono trasferita in città in un angusto quartiere tra il centro e la periferia desolata. Quando dò indicazioni agli amici per venirmi a trovare mi chiedono se devono rinnovare il passaporto .-. Simpatici.
    Coooomunque! Benvenuta! :ihih:
    Ho notato che "ringrazi gli Dèi". Immedesimazione con le saghe fantasy, oppure segui qualche religione politeista?

    Oddio, in che quartiere sei finita? Se ti consola, io mi sorbivo l'EUR ed i suoi stupidi parchetti per i cani ogni due metri.
    Gli dei! u_u/ *porta libagioni ed offre sacrifici* Nessuna delle due, è solo uno dei lasciti del mio campo di studi (classici) c:

    CITAZIONE (viviænne @ 16/9/2013, 10:13)
    *le mette una mano intorno alle spalle per farla salire sulla scala mobile* piano piano, piano piano.
    Mi piace la tua presentazione! Esprime quel briciolo di disagio che pervade le mie giornate *-* senza offesa, eh, è per dire che ti sono vicina ;__;/
    Benvenuta! Se hai qualche dubbio/domanda, mandami emmepì a palla! :3

    *ci mette due ore a decidersi di poggiare il piede sul primo gradino-mobile*
    Disagio che pervade le giornate a palate! Siam sempre insieme, how cute *-*

    Grazie a tutti del benvenuto, comunque; vorrei sbrigarmi con lo Smistamento, ma la mia coinquilina ha lasciato la cucina in condizioni così schifose che credo esistano scene del delitto più pulite, quindi dovrò prima far qualcosa. *va a sbattere la testa al muro*
  11. .
    viviænne, per colpa tua la sto canticchiando da ieri. Non è giusto! D:
  12. .
    Bernabeus?Meraviglioso *O*
    Benvenuta tra noi, Elisa, sono sicura che ti troverai bene tra noi! Per le sezioni oscurate, se non erro, si aprono una volta che hai fatto lo smistamento, ma non vorrei dire sciocchezze >__< quindi aspetta delucidazioni più affidabili delle mie!
    Comunque, spero ti troverai bene tra noi!
  13. .
    Benvenuta
    permetti se rimango dell'idea che un tasso sia sempre abbastanza inutile nel mondo e nell'universo? Ma con simpatia eh....
    Comunque... secondo me tu sei convinta di amare i tassi perchè il tuo inconscio serpeverdino ti spaventa, ma non avere paura, segui le tue inclinazioni.. noi ti voremo taaaaanto bene comunque.
    Saluti
  14. .
    CITAZIONE (Isobel K. Ernst @ 16/7/2013, 19:43) 
    visto che non mi piace la storia, ma i film proprio NO ç_ç a partire dall'attrice protagonista che recita come un'ameba!

    Più che recitare, vegeta.
    E in maniera anche fastidiosa.
    ahahaha
  15. .
    Benvenutaaaaaaa!
    io sono Giulia piacere di conoscerti :3
    già, vai a masterchef, vai a masterchef :uhuh:
    io sono innamorata del pelato che parla in modo seccsy ahahahahahah
25 replies since 9/7/2012
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